Puntata 2 – 14 luglio, Molly

14 luglio   Molly. È sempre bello incontrarla. Non è solo una bella donna, ma è anche intelligente. Mi fermo sempre nello stesso albergo quando passo da queste parti , qui a Sun. E il suo albergo è proprio lungo la via principale. Molti pensano che sia nei la proprietaria, anche se nessuno ha mai capito quale sia la verita . Devo ricordarmi di chiederglielo la prossima volta. Anche se penso mi darà le sue solite risposte sibilline . È una artista in questo . Normalmente preferisco posti più appartati, tranquilli, ma il Sun hotel è diverso. È  una sorta di crocevia di commercianti, truffatori, furfanti, poliziotti. Tutti passano da qui e c è sempre tempo per un bicchiere insieme, un nuovo affare, una informazione. E Molly è la regista di questo teatrino

Sono arrivato oggi pomeriggio, qui nessuno prenota la stanza. Sono arrivato e basta, la ragazza all entrata non fa tante domande. Quante notti si rimane, pagamento anticipato, chiavi della porta. Non serve altro. Ora sono seduto sul divanetto vicino al bar, e già notte fonda, e se penso a quando son passato per quella porta mi sembra una eternità. Ho imparato a memoria le bottiglie che vedo dietro il bancone, potrei calcolarne anche i consumi. Son sempre le stesse da tempo. Non si capisce più nemmeno se fuori è giorno o notte, qui non ci sono finestre e l unica luce arriva dalla porta. È  per questo che si perde il senso del tempo. E i bicchieri che corrono sul tavolo fanno il resto. Molly rimane al suo tavolo , con altre persone a parlare. Poi scompare , poi ritorna , e inizia un nuovo ballo .

Mi ha fatto un cenno , mi sono avvicinato. Facciamo sempre così . Sempre a notte fonda. Doveva essere circa la mia settima consumazione , avevo già la mente leggera . Ne abbiamo ordinate altre due. Quando ci sediamo sappiamo già entrambi che si dovrà fare uno scambio . Di informazioni . mi son perso nel suo sguardo, come sempre, nei suoi movimenti. C’è una strana atmosfera nelle valli prima delle montagne; è una zona difficile da gestire, una polveriera sempre attiva. E sapere quando sarà la prossima esplosione è fondamentale per mantenerne il controllo. La strategia è sempre la stessa: si lascia esplodere, si lascia che i fuochi d’artificio illuminino il cielo poi, al momento opportuno, tutto viene soffocato. Chi vive qui sa come funziona, e Molly più di tutti. Per questo sa quanto valgono le informazioni che mi da. E le fa pagare care.

Questa volta però ho una buona merce di scambio, so dove Molly vuole arrivare. E gioco la partita. Lei per conto di amici sta cercando informazioni relativamente ad un carico di merce da assaltare. Non lo dice chiaramente, ovvio, ma è questo il senso. Il suo sorriso dice tutto. Ho quanto le serve, e inizio a darle i primi parametri, in attesa che anche lei mi dica qualcosa. c’è un nuovo gruppo, stanno mettendo insieme diverse persone, obiettivo è ricreare un movimento di indipendenza. Maledizione. È la peggiore delle situazioni. NOTA: ricordarmi di mandare report, c’è bisogno di un nuovo leader idealista nella zona, altrimenti non ne usciremo più. Se li si lascia fare, rischiano di trovare consenso, ma se vengono repressi, si rischia l’effetto opposto. A Molly tutto questo non interessa. So che anche lei ha l’asso nella manica, ma anche io; abbiamo parlato troppo, adesso è il nostro momento di sparire. 

È passata circa mezz’ora da quando sono uscito dalla sua porta, non ho mai capito se il nostro appuntamento è la chiusura della conversazione, o l’inizio della prossima, ma lascia sempre una strana sensazione nella schiena. Nella camera di Molly si entra dal salone principale, e si esce nel corridoio. È il passaggio obbligatorio per ritornare alla realtà. Rientrato in camera, ho bisogno di rimettere in linea le idee. Ci siamo giocati entrambi l’asso sulla porta, come sempre. Lei mi ha sussurrato nell’orecchio un indirizzo, un villaggio non lontano da qui, senza aggiungere nulla. Molly non dirà mai né un nome, né un riferimento. ma so che se vado là, qualcosa succederà, oppure incontrerò qualcuno. È molto più che sufficiente. Io le dico il riferimento di un altro carico, e non aggiungo altro; so che ha capito. Quanto le avevo detto era vero, ma il primo carico sarà solo una copertura. Adesso sa anche di quello vero. E sa anche che oltre a questi due, ce ne sarà un terzo, con ciò che non deve andare in mano ai suoi amici, ma non aggiunge altro. I suoi amici saranno soddisfatti del colpo, il carico sensibile arriverà a destinazione, e io ho avuto le informazioni che mi servivano. Consideriamo quanto andremo a perdere con questa operazione il prezzo da pagare per tutto questo. Ovviamente, calcolato. NOTA: nel prossimo piano devo chiedere più compenso.

E anche oggi ci riposiamo domani